Milos la sua storia

Artisti bisognosi di ispirazione, viaggiatori in cerca del loro “buen retiro”, intellettuali in fuga dai cliché, ambientalisti, navigatori, persone curiose, sentimentali, appassionate di storia, natura e di vita: ecco il popolo di Milos!

Chi sceglie quest’isola come meta per le proprie vacanze, probabilmente, si ritroverà in questa breve descrizione.
Di Milos ci s’innamora follemente.

Eletta isola più bella d’Europa nel 2019, dalla rivista americana Trend & Leisure, Milos incanta per la bellezza mozzafiato delle sue spiagge e scogliere, per le baie “caraibiche”, tranquille e appartate, per i suoi bianchi scogli scolpiti dal vento che si tuffano nell’Egeo, tra miriadi di sfumature blu e turchese.

Ma Milos è anche profondo Mediterraneo, con le sue tradizioni, i villaggi di pescatori che sembrano usciti dalla tela di un quadro, i suoi uliveti, i campi di grano, le greggi, la vegetazione arsa, i siti archeologici, il Sirtaki e la meravigliosa cucina greca, ricca di sapori contrastanti e di una tradizione millenaria.

I primi insediamenti

La storia di Milos affonda le proprie radici nella notte dei tempi.

Studi recenti hanno, infatti, dimostrato come l’isola fosse abitata ottomila anni prima della nascita di Cristo. Inizialmente, le sue fortune derivavano dalla sua posizione strategica tra la Grecia e Creta, dalla presenza di un porto naturale che garantiva una relativa sicurezza ai suoi abitanti e dalla ricchezza dei suoi giacimenti di ossidiana.

Nel corso nella storia, molti furono i popoli che vi si alternarono: dai Fenici, che per primi la colonizzarono, ai Dori che la portarono al suo massimo splendore, edificando la città di Klima, ricca di palazzi sontuosi e fortificazioni, di acquedotti, teatri, scuole e mercati.

L’assedio Ateniese e la distruzione

La vita a Milos proseguì in pace e prosperità fino a quando, nel 426 a.C., l’isola subì il lungo assedio degli ateniesi, che la rasero al suolo a causa del rifiuto, da parte del suo popolo, di rispettare gli accordi con l’alleanza Ateniese.

Gli uomini furono trucidati, le donne e i bambini fatti schiavi. Coloro che riuscirono a sopravvivere poterono ritornare sull’isola solamente al temine della guerra del Peloponneso, conclusasi con la vittoria di Sparta.

Dai Pirati all’annessione alla Grecia

Come tutte le Cicladi, anche Milos, dopo il 311 a.C., passò ai Macedoni e poi agli Antigonidi e ai Tolomei egiziani e negli anni finì nelle mani dei Romani, prima e dei Bizantini, in seguito, per poi divenire terra di conquista per i pirati. Fu Barbarossa in persona a occuparla per conto dei Turchi.

Nel 1830, Milos entrò ufficialmente a far parte parte dello stato greco e cominciò a prosperare sfruttando le sue ricchezze minerarie.

Oggi è considerata una delle perle dell’Egeo, tra le isole piùamate dal turismo internazionale per la sua abbacinante bellezza naturale.

Cosa vedere a Milos

Scopri le meraviglie dell’isola, dallo splendido villaggio di Mandrakia all’incredibile paesaggio lunare della spiaggia di Sarakiniko.

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